martedì 29 aprile 2014

Ponti di Primavera #2

Indecisi per il prossimo ponte? Vi aiutiamo noi con un paio di suggerimenti!

Sardegna e le sue miniere

Vi proponiamo un piccolo tour geominerario che potrete percorrere nell’arco di 3 giorni.

Conoscete Iglesias? È una curiosa cittadina di epoca romana, che di recente è stata sede importante dell’industria minero-metallifera. Sarà il vostro punto di partenza! Da qui potrete dirigervi lungo la strada panoramica costiera che da Nebida conduce a Masua.

Rimarrete sbalorditi dal fantastico panorama e dalla maestosità di un faraglione di candido calcare che vedrete ergersi a poca distanza da Porto Flavia: il Pan di Zucchero. Una visita al complesso minerario di Porto Flavia è ovviamente da non perdere.

La tappa successiva? Cala Domestica: un’insenatura tra bianche falesie calcaree, un’ex zona mineraria dove sono ancora visibili le rovine degli edifici delle vicine miniere, i magazzini, i depositi dei minerali e le gallerie.

Altro importante centro minerario è Buggerru, “La Piccola Parigi”, dove potrete ammirare la nota Galleria Henry: una sorta di suggestivo labirinto, ricco di gallerie e finestre scolpite nella roccia che regalano viste favolose di una costa che si getta a strapiombo sul mare. Proseguendo l’itinerario incontrerete poi Fluminimaggiore e, in particolare, il Tempio di Antas, luogo di grande sacralità dedicato alla divinità più importante dell’isola: “Sardus Pater Babai” ovvero il Padre Sardo.

Per l’ultima tappa di questo bellissimo tour vi spediremo nell’importante miniera di Montevecchio, e da lì, verso un luogo che quasi ricorda paesaggi esotici e lontani, e che sicuramente vi rimarrà nel cuore: le splendide dune di Piscinas.
Per questo tour vi consigliamo di soggiornare ad Arbus.


Roma, Città Eterna



Quanto realmente conoscete Roma? Ok, magari ci siete stati un paio di volte per vedere dal vivo i suoi maestosi e imperituri monumenti… Ma quanto vi siete lasciati veramente trasportare dal suo fascino?




Non vogliamo proporvi la solita vacanza interamente culturale, ma vorremmo piuttosto suggerirvi qualche itinerario che travolga letteralmente il vostro animo, facendovi assaporare quanto di Eterno c’è in Lei.

Trastevere
.
Luogo in cui Roma nacque e da cui il popolo romano si sviluppò. Passeggiate lungo vie e viottoli di questo quartiere, assaporatene la genuinità, inebriatevi dei profumi provenienti dai caratteristici ristorantini, staccatevi dalla realtà e immergetevi in una Roma fuori dal tempo e lontana dalla frenesia tipica delle grandi città.
Di giorno e di notte, il fascino non cambia; assume solo un volto diverso. Dunque passeggiate e scoprite piazza Trilussa, dedicata al famoso poeta, piazza Santa Maria in Trastevere e l’omonima Basilica, piazza de’ Mercanti e la Chiesa di San Francesco a Ripa per ammirare l’Estasi della Beata Ludovica Albertoni, opera del maestro Bernini. Lasciatevi semplicemente affascinare dagli innumerevoli scorci che Trastevere regala.

Aventino
. Raggiungetene la cima. Vi accorgerete subito dell’eleganza di quest’area e, lungo il cammino, vi incuriosiranno delle mura medievali: si tratta di Parco Savello, o Giardino degli Aranci. Soffermatevi ad ammirare il panorama di una splendida Roma, dall’ansa del Tevere alla Basilica di San Pietro.  
Poco oltre il bellissimo giardino, andate a curiosare dal buco della serratura del cancello del Priorato dei Cavalieri di Malta!

Un ultimo suggerimento: Fontana di Trevi, Piazza di Spagna e via Margutta per rivivere i luoghi in cui Gregory Peck e Audrey Hepburn furono i protagonisti del fortunato film “Vacanze Romane”. La magia delle fontane; la moltitudine, l’arte di strada, la vivacità di piazza di Spagna; via Margutta, che divenne anche residenza di famosi personaggi, quali Fellini, de Chirico e Anna Magnani.
Vi abbiamo convinto? :) Allora date anche uno sguardo alle nostre offerte per Roma!

Per tenervi aggiornati sulle nostre numerose offerte iscrivetevi alla Newsletter e fate un giro sul nostro sito www.betogo.com!

venerdì 18 aprile 2014

Suggerimenti per i Ponti di Primavera

Avete deciso dove trascorrere i prossimi Ponti di Primavera? Perché non approfittare delle gradevoli temperature della stagione e addentrarvi in un tour tra natura incontaminata, storia, cultura e tradizioni?
Se non avete mai visitato la zona del Supramonte, in Sardegna, vi diamo dei buoni motivi per farlo!

In generale
Il Supramonte è una splendida area della parte centro-orientale della Sardegna. Con un’estensione di circa 35.000 ettari e i suoi maestosi altopiani calcareo-dolomitici, occupa il territorio compreso tra Oliena, Orgosolo, Urzulei, Baunei e Dorgali. In realtà sarebbe più opportuno parlare dei Supramontes, poiché esiste un Supramonte per ciascuna di queste località.
Il territorio è scarsamente antropizzato. L’unica presenza umana è testimoniata da curiosi edifici isolati, fatti generalmente di pietra e legno che per secoli sono stati i rifugi dei pastori, dove venivano allevati capre, pecore e maiali: i cuiles.

Il Supramonte di Oliena

Se approfittate delle vacanze in occasione della Pasqua e avete voglia di gustarvi non soltanto le tradizioni della Settimana Santa, ma anche “[…] piramidi, guglie, edifizi ciclopici e misteriosi”, così come Grazia Deledda definiva i Supramontes, questa è la direzione giusta!




Siete ancora in tempo per assistere agli ultimi rituali de Sa Hida Santa di Oliena, con la suggestiva processione de S’Incontru (Incontro) il giorno di Pasqua, ma potete cogliere l’occasione per dedicare un’intera giornata al trekking e andare a scoprire quelle che spesso vengono chiamate le Dolomiti sarde.
Le grotte de Sa Oche, de Su Bentu e Corbeddu, fra le più grandi d’Europa, racchiudono al loro interno un tesoro fatto di laghetti e sorgenti, e una di queste ultime si addentra tra le viscere calcaree del complesso montuoso per poi sbucare nella fonte de Su Gologone, la più grande sorgente carsica dell’isola.


Il Supramonte di Dorgali

Per chi invece vuole godersi una giornata all’insegna del sole, e magari fare anche il primo bagno della stagione, consigliamo una bella passeggiata nel Supramonte marino di Dorgali, tra le valli dei fiumi Flumineddu e Cedrino.

Da Cala Gonone partite alla volta delle spiagge di Cala Luna, Cala Fuili e Cala Sisine, famose per la notevole bellezza. Due sono le possibilità per raggiungerle: da Cala Gonone per una mini crociera nel Golfo di Orosei, oppure, per i più audaci, lungo i magnifici sentieri da percorrere assolutamente con scarpe e abbigliamento adatti.
Non andate via prima di aver visitato la Grotta di Ispinigoli, con all’interno un’affascinante stalagmite alta ben 38 metri, e la Grotta del Bue Marino, un tempo rifugio delle foche monache.


Tenete d'occhio il nostro blog! Prossimamente stimoleremo la vostra voglia di Viaggiare con tante splendide località!

Nel frattempo vi invitiamo a farvi un'idea su quali sono le nostre offerte su www.betogo.com

domenica 13 aprile 2014

Pasqua in Sardegna - I dolci tipici

Continuiamo a parlare di Pasqua... ma questa volta vogliamo farlo prendendovi per la gola! :)

La Sardegna è nota per le prelibatezze fatte in casa, ma ci teniamo a farvi conoscere i dolci che tipicamente vengono preparati in occasione di questa festività.

Tiricche, Papassini e Copulette
Da decenni, ormai, le donne sarde si incontrano per preparare insieme squisite pietanze tipiche della propria tradizione.
È curioso sapere che queste occasioni si trasformano in momenti di ritrovo, durante i quali ci si aggiorna sulle ultime novità del paese. Si tratta di ciò che i Logudoresi comunemente chiamano “sos ciarameddos”, per intenderci: i pettegolezzi.


Giusto per stimolare i più golosi:

Tiricche
In sardo tilicas

La loro origine è da attribuirsi al nord Sardegna e, a seconda dell’area geografica, la ricetta varia. L’ingrediente speciale è la sapa, il caratteristico mosto cotto, che diventa il ripieno di questi dolci prelibati.
La sapa viene spesso unita ad altri ingredienti per esaltarne il sapore e la particolarità: mandorle, caffè, miele e buccia grattugiata delle arance, ad esempio. Le donne sarde, in realtà, hanno i propri ingredienti segreti per renderle ancora più speciali!

Papassini
In sardo pabassinos

Dalla tipica forma a rombo o losanga e generalmente decorati con glassa e una spruzzata di diavoletti, i papassini  sono dei buonissimi biscotti insaporiti con noci, mandorle, uvetta.

Formaggelle
In sardo cajatine, casadinas, pardulas a seconda della zona

Si tratta di dolci preparati generalmente con la ricotta e il formaggio, insaporite con uvetta e aromi vari. Nella maggior parte dei paesi in cui vengono preparate, la loro forma tende a imitare quella di una piccola cesta tonda, con i bordi rialzati.

Copulette
In sardo copulettas

Originarie di Ozieri e note per la lunga e accurata preparazione, le copulette si contraddistinguono per una pasta sottilissima, uno strato leggero di glassa e un ripieno a base di mandorle, miele e altri aromi ad esaltarne il gusto.

Il pane pasquale
Ancora oggi, in molti paesi della Sardegna, persiste l’usanza del riunirsi settimanalmente allo scopo di preparare il pane.
In occasione della Pasqua, la creatività e la passione delle donne si scatena per dar vita a vere e proprie opere d’arte.
Il risultato? Il coccoietto con l’uovo, un pane dalle forme stilizzate che, generalmente, tende a riprodurre gli animali domestici, con una o più uova incastonate, e che viene ulteriormente decorato con treccine di pasta.

Vi abbiamo convinto? Allora date uno sguardo alle nostre offerte di Pasqua!

giovedì 10 aprile 2014

La Settimana Santa a Castelsardo

Castelsardo, splendido borgo del nord Sardegna affacciato sul golfo dell'Asinara.
Il mestoso castello medievale, aggrappato su un promontorio roccioso, domina dall'alto l'intero centro abitato.
Tra le stradine del centro storico ancora si respira aria di antichità e di tradizioni, e tra queste vogliamo ricordarvi quelle legate alla Settimana Santa.

Ogni anno tanti visitatori vengono attratti dai rituali che ricordano i giorni della Passione di Cristo, dalla Crocifissione, alla Deposizione e, infine, la Resurrezione.


I riti della Settimana Santa

Lunissanti, Prucissioni, Ilcravamentu. Sono le tre importanti fasi attraverso cui si snoda la Settimana Santa.

Lunissanti
E’ il rito più importante ed emozionante della tradizione e, a differenza del resto della Sardegna, si svolge il Lunedì Santo.
La processione ha inizio già prima dell’alba, con l’incontro dei membri della Confraternita presso la Chiesa di Santa Maria, dove saranno gli uomini avvolti in una tunica bianca, gli Apostuli e Li Cantori, appartenenti alla Confraternita, a dar vita alla processione che durerà l’intera giornata, coinvolgendo anche i paesi limitrofi.
Gli Apostuli, noti anche come Misteri portano i simboli della passione, della crocifissione e della deposizione di Cristo; Li Cantori, suddivisi in tre "Cori" e ciascuno recante un simbolo sacro: il Coro del Miserere porta un teschio, il Coro dello Stabat un busto del Cristo e il Coro de Lu Jesus un crocifisso. La processione si dirige dunque verso la Basilica di Nostra Signora di Tergu; qui i Misteri vengono presentati alla Madonna, accompagnati dall'Attitu, un canto funebre.
Il momento più sentito della giornata è la notte. Il centro storico di Castelsardo si anima di canti corali e di fiaccole portate in mano a Li Frateddi (i confratelli) e Li Sureddi (le consorelle).  Ad aprire la processione notturna, un teschio portato su un vassoio, in mano a un confratello dei Cori.




Prucissioni

Il Giovedì Santo, i due cori della confraternita di Santa Croce, Miserere e lo Stabat Mater accompagnano la processione che ricorda l’incontro la Madonna e il Cristo agonizzante. Una bellissima statua lignea risalente al Trecento, una delle più antiche dell’isola, rappresenta il Cristo. 

Ilcravamentu
E’ la sacra rappresentazione della deposizione. La cerimonia, che affonda le sue origini nella tradizione medievale, avviene il Venerdì Santo e accompagna la Madonna Addolorata alla Cattedrale, dove il Cristo viene liberato dalla corona di spine e dai chiodi.

CASTELSARDO e le sue BELLEZZE

Perchè non fermarsi a scoprire qualcosa di più?

Castelsardo è nota anche per il bellissimo Museo dell'Intreccio Mediterraneo, unico nel suo genere. La sede è una fortezza militare del XII secolo, eretta dalla famiglia Doria. All'interno troverete una ricca raccolta di prodotti artigianali realizzati intrecciando fibre vegetali provenienti dall'intera area mediterranea. Il risultato? Corbule, canestri, crivelli e setacci, oltre a manufatti che anticamente venivano utilizzati nella vita quotidiana.

Percorrendo inoltre i Carrugi, le piccole stradine del borgo, per poi giungere fin sopra il Castello, potrete godere di un panorama mozzafiato: il Golfo dell'Asinara e la Corsica, Porto Torres e Santa Teresa di Gallura.

Vi suggeriamo anche le coste caratteristiche di Castelsardo: una scogliera di trachiti rosse in varie gradazioni, su cui si aprono alcune calette, tra cui Punta Tramontana e Perruledda, prevalentemente ciottolose, ma non per questo prive di fascino.

Se volete qualche suggerimento per il vostro soggiorno, date un'occhiata alle nostre offerte per Castelsardo!