Il mestoso castello medievale, aggrappato su un promontorio roccioso, domina dall'alto l'intero centro abitato.
Tra le stradine del centro storico ancora si respira aria di antichità e di tradizioni, e tra queste vogliamo ricordarvi quelle legate alla Settimana Santa.
Ogni anno tanti visitatori vengono attratti dai rituali che ricordano i giorni della Passione di Cristo, dalla Crocifissione, alla Deposizione e, infine, la Resurrezione.
I riti della Settimana Santa
Lunissanti, Prucissioni, Ilcravamentu. Sono le tre importanti fasi attraverso cui si snoda la Settimana Santa.Lunissanti
E’ il rito più importante ed emozionante della tradizione e, a differenza del resto della Sardegna, si svolge il Lunedì Santo.
La processione ha inizio già prima dell’alba, con l’incontro dei membri della Confraternita presso la Chiesa di Santa Maria, dove saranno gli uomini avvolti in una tunica bianca, gli Apostuli e Li Cantori, appartenenti alla Confraternita, a dar vita alla processione che durerà l’intera giornata, coinvolgendo anche i paesi limitrofi.
Gli Apostuli, noti anche come Misteri portano i simboli della passione, della crocifissione e della deposizione di Cristo; Li Cantori, suddivisi in tre "Cori" e ciascuno recante un simbolo sacro: il Coro del Miserere porta un teschio, il Coro dello Stabat un busto del Cristo e il Coro de Lu Jesus un crocifisso. La processione si dirige dunque verso la Basilica di Nostra Signora di Tergu; qui i Misteri vengono presentati alla Madonna, accompagnati dall'Attitu, un canto funebre.
Il momento più sentito della giornata è la notte. Il centro storico di Castelsardo si anima di canti corali e di fiaccole portate in mano a Li Frateddi (i confratelli) e Li Sureddi (le consorelle). Ad aprire la processione notturna, un teschio portato su un vassoio, in mano a un confratello dei Cori.
Prucissioni
Il Giovedì Santo, i due cori della confraternita di Santa Croce, Miserere e lo Stabat Mater accompagnano la processione che ricorda l’incontro la Madonna e il Cristo agonizzante. Una bellissima statua lignea risalente al Trecento, una delle più antiche dell’isola, rappresenta il Cristo.
Ilcravamentu
E’ la sacra rappresentazione della deposizione. La cerimonia, che affonda le sue origini nella tradizione medievale, avviene il Venerdì Santo e accompagna la Madonna Addolorata alla Cattedrale, dove il Cristo viene liberato dalla corona di spine e dai chiodi.
CASTELSARDO e le sue BELLEZZE
Perchè non fermarsi a scoprire qualcosa di più?
Castelsardo è nota anche per il bellissimo Museo dell'Intreccio Mediterraneo, unico nel suo genere. La sede è una fortezza militare del XII secolo, eretta dalla famiglia Doria. All'interno troverete una ricca raccolta di prodotti artigianali realizzati intrecciando fibre vegetali provenienti dall'intera area mediterranea. Il risultato? Corbule, canestri, crivelli e setacci, oltre a manufatti che anticamente venivano utilizzati nella vita quotidiana.Percorrendo inoltre i Carrugi, le piccole stradine del borgo, per poi giungere fin sopra il Castello, potrete godere di un panorama mozzafiato: il Golfo dell'Asinara e la Corsica, Porto Torres e Santa Teresa di Gallura.
Vi suggeriamo anche le coste caratteristiche di Castelsardo: una scogliera di trachiti rosse in varie gradazioni, su cui si aprono alcune calette, tra cui Punta Tramontana e Perruledda, prevalentemente ciottolose, ma non per questo prive di fascino.
Se volete qualche suggerimento per il vostro soggiorno, date un'occhiata alle nostre offerte per Castelsardo!
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